In inverno la caldaia è un componente fondamentale per le nostre case, da essa, infatti, dipendono sia il riscaldamento dei termosifoni che la fornitura di acqua calda. Se una caldaia non si accende, ci troviamo davanti a un problema importante. L’impianto di riscaldamento smette di funzionare, ed è letteralmente impossibile farsi una doccia calda.
Quando questo succede, è sempre bene correre ai ripari, anche prima di chiamare un tecnico. La questione, infatti, potrebbe essere risolta con un tocco di fai da te. Risparmieresti dei soldi, e riuscendo nella missione avresti immediatamente una caldaia di nuovo funzionante.
Nella maggioranza dei casi, una caldaia non si accende per via della mancata attivazione della fiamma pilota, o in alternativa dalla mancata scintilla che, in alcuni modelli di caldaia, sostituisce la fiammella. In queste circostanze, il problema dipende sempre dal bruciatore o dal meccanismo piezoelettrico, nel caso delle caldaie che funzionano a scintilla. Alle volte è il catodo ad essersi staccato dal becco del bruciatore, causando l’allontanamento della scintilla. In altri casi, invece, il problema dipende da una sezione di cavo danneggiata. Se non è isolato a dovere, potrebbe verificarsi una interruzione del circuito che poi dovrebbe innescare il meccanismo piezoelettrico. Nel caso in cui venga generata la scintilla, ma senza risultati, allora potrebbe essersi verificato un calo della pressione del gas. Il gas potrebbe anche essere responsabile della formazione di residui che, sporcando il gruppo di combustione, potrebbero tappare la valvola del gas. Infine, la valvola potrebbe anche essersi danneggiata.
Non di rado la scintilla o la fiammella non producono risultati per via di un blocco della caldaia, che sopraggiunge quando si attiva il meccanismo di sicurezza. Il meccanismo viene innescato direttamente dalle componenti elettroniche della caldaia, quando viene rilevato un problema nell’elettrodomestico. Alle volte, però, tale meccanismo potrebbe attivarsi per via di un guasto dello stesso sistema elettronico, in questo caso, l’unica soluzione possibile è chiamare un tecnico specializzato, che provvederà ad effettuare la diagnostica della caldaia.
Se la scheda madre funziona ed impone il blocco del sistema, questo potrebbe avvenire per diverse ragioni di sicurezza. Per esempio quando vi è un reflusso dei gas di scarico all’interno della caldaia, una situazione dall’elevato rischio. Inoltre, il blocco di sicurezza potrebbe anche attivarsi per via di un guasto del motore di espulsione del fumo, o a causa della rottura della pompa di circolazione dell’acqua. Inoltre, ciò avviene anche quando la scheda madre rileva temperature interne superiori ai livelli di sicurezza, o quando una delle tante componenti elettroniche va in corto. Infine, la caldaia viene bloccata anche in presenza di un guasto dei sensori, che cominciano così a comunicare valori sbagliati. In questi casi, è necessario chiamare un tecnico, per evitare rischi.
Esistono altre potenziali cause che potrebbero portare al mancato funzionamento della caldaia. Per fare un esempio, alle volte la caldaia non si accende per via di uno scompenso dei livelli di pressione dell’acqua, quando succede questo, sempre per evitare rischi o danneggiamenti, la caldaia si ferma in quanto non in grado di gestire i suddetti scompensi, generalmente su livelli superiori ai 2 bar.
Infine, c’è un’altra causa che potrebbe impedire l’accensione della caldaia, il calcare, un problema comune anche per questi apparecchi. Quando il calcare è presente in grandi quantità nei raccordi, crea un tappo che impedisce una corretta circolazione del liquido, naturalmente, quando l’acqua non riesce a giungere nella caldaia, si innesca il blocco di sicurezza.
Tommaso dice
Grazie molto interessante e chiare le delucidazioni. Buon lavoro.