Una rampa instabile è molto pericolosa. Fortunatamente, rinnovarla è generalmente abbastanza semplice, nonostante sia necessario conoscere le principali tecniche di assemblaggio.
La rampa di una scala si compone di balaustri (le colonnine), che possono essere in legno o in metallo, di sezione rotonda o quadrata (vengono allora detti fusi) e di un corrimano, che può avere, anch’esso, diverse forme a seconda delle decorazioni. Anche la struttura di sostegno può essere realizzata in modi diversi, tra cui quello interamente in legno, che è l’oggetto di questo articolo. Quando una scala in legno si usura, i gradini scricchiolano e cedono, cosa che comunque non ha gravi conseguenze; se la rampa è in cattivo stato, ciò può essere pericoloso
e conviene dunque effettuare al più presto le riparazioni necessarie.
Esistono numerose tecniche di realizzazione di scale; non è possibile fornire una soluzione che si adatti ad ogni caso. Tuttavia, dovrete sempre, innanzitutto, identificare il tipo di assemblaggio utilizzato delle parti interessate. In via generale, bisogna rinforzare o rifare l’assemblaggio dei balaustri sul corrimano, da una parte, e sul montante dall’altra (i montanti sono i pezzi di legno posti da ogni lato della scala e che sostengono i gradini)
Indice
Diversi modelli di rampa
Nelle scale tradizionali a montanti pieni, i pilastri di partenza e di arrivo della rampa sono estremamente solidi ed incassati nella struttura stessa della costruzione. La rampa deve essere dunque fissata fermamente su tali pilastri. Il montante stesso è imbullonato su questi ultimi (bulloni filettati alle due estremità, con doppio dado per ogni lato). Tali bulloni sono posti nelle mortase aperte nelle alzate e nelle pedate, in modo che l’assemblaggio risulti nascosto. Anche il corrimano è di solito fissato con bulloni sui pilastri (bullone speciale, con testa fissata da una piastra metallica avvitata ed inserita nella mortasa di assemblaggio del corrimano); il dado si colloca in un incastro, sotto il corrimano. Quando la costruzione è di questo tipo ed il corrimano non è stabile, si potrà dunque cominciare provando a riserrare i dadi. Molto spesso, tuttavia, il corrimano è assemblato sui pilastri semplicemente a tenoni e mortase, a volte con rinforzo di staffe metalliche. Nello stesso modo, i balaustri sono posti in mortase aperte, nella parte superiore, sotto il corrimano e, nella parte inferiore, sul montante (o su una modanatura posta sul montante, detta anche parapetto inferiore).
Se la scala comporta un montante a cremagliera, come nella foto, che sostiene direttamente i gradini sul suo bordo superiore, i balaustri sono di solito inseriti direttamente nei gradini. Se la rampa comporta delle colonnine metalliche, il fissaggio può essere diverso (nel caso di una scala a cremagliera).Tali colonnine sono spesso piegate a 90 gradi nella loro parte inferiore, e montate direttamente sulla faccia a vista del montante. Il rinnovo delle rampe concerne soprattutto la riparazione o la sostituzione dei balaustri. Se il corrimano non è stabile, l’operazione da effettuare è spesso nettamente più delicata, poiché può trattarsi di un indebolimento generale della struttura della scala (in particolare a livello dei pilastri). Tuttavia, il più delle volte è sufficiente rinforzare il corrimano verificando il suo alloggiamento sui pilastri (o eventualmente sulla parete), così come sui balaustri.
Struttura
Questo disegno offre un esempio di quella che può essere la struttura di una rampa, anche se gli assemblaggi variano enormemente in funzione del tipo di scala, dell’ epoca di realizzazione, ecc. Bisogna notare che la rampa è essenzialmente fissata dai pilastri, ed i balaustri fungono soprattutto da elemento decorativo.
Il rinnovo della rampa, e quello dell’intera scala, non deve evidentemente pregiudicare la solidità della costruzione. Per quanto riguarda le scale a chiocciola, è da notare che la sostituzione dei balaustri si effettua nello stesso modo. Tuttavia, è molto difficile sostituire il corrimano, poiché si tratta di legno appositamente piegato per tale realizzazione.
Preparazione
Se si tratta di una scala vecchia, avrete poche probabilità di trovare i balaustri di sostituzione. Dovrete dunque farli tornire da un falegname.
Se un listello di legno è stato posto in attesa dei nuovi balaustri (inchiodato o incastrato), dovrete poi toglierlo con precauzione.
Asportate dalla mortasa della pedata, con uno scalpello tutti i residui del vecchio balaustro; pulite anche, se è il caso, l’incastro sul corrimano.
Sostituzione di un balaustro
Quando un balaustro è gravemente danneggiato, bisogna sostituirlo. Tuttavia, se la scala è vecchia, avete poche probabilità di trovarne uno simile agli altri. Allora dovrete o tornirlo da soli, o far eseguire questo lavoro da un falegname. Dovrete dunque smontare un balaustro in buono stato, che fungerà da modello per la copia, oltre a rimuovere il balaustro danneggiato. Lo smontaggio non è generalmente molto complicato. In molti casi, il balaustro è inserito in una mortasa realizzata sul montante o sulla pedata. Nella parte superiore, può esser stato semplicemente fissato al corrimano con dei chiodi inseriti in sbieco o con delle viti.
Cominciate dunque rimuovendo i chiodi o le viti e scollando il tenone, facendo ruotare il pezzo, senza forzare troppo per non scheggiare il legno. In alcuni casi, il balaustro è montato sul corrimano con un incastro a L (tale assemblaggio è a volte semplicemente incollato ma, generalmente, viene rinforzato con dei chiodi). Bisogna dunque iniziare scollando la parte superiore, con una lima o riscaldando leggermente la parte, prima di estrarre il tenone inferiore dalla mortasa della pedata.
La posa del nuovo balaustro non è difficoltosa. Tuttavia, bisogna prendere le misure con molta cura, per evitare qualsiasi gioco dell’assemblaggio.
Rinforzo del corrimano
Il corrimano della rampa di una scala è sicuramente sostenuto dai balaustri, ma la cosa più importante è che sia ben fissato alle sue estremità (in generale sul pilastro di partenza e di arrivo, a volte sui pilastri e nel muro a livello del piano). Quando il corrimano presenta del gioco, può essere sufficiente, per consolidarlo, rinforzare gli assemblaggi sui pilastri. Per far ciò, si inseriscono delle piccole zeppe di legno duro, dopo averle incollate, attorno al corrimano, nella mortasa del pilastro.
Se il corrimano è cementato nel muro ad una delle sue estremità, di solito con una staffa metallica, può essere sufficiente rifare la cementatura, con della malta pronta. Un’altra possibilità consiste nel porre un falso pilastro, nel quale si pratica un foro corrispondente esattamente alla sezione del corrimano. Questo falso pilastro è successivamente avvitato sul muro dopo aver praticato i fori ed inserito le spine.
Quando il corrimano é stato gravemente danneggiato, o è stato attaccato dal tarlo, è necessario sostituirlo interamente. Troverete nelle falegnamerie industriali dei corrimano di diverse sezioni che potrete far tagliare secondo le dimensioni necessarie; potete anche, come nel caso dei balaustri, rivolgervi ad un falegname, per fare in modo che ne esegua una copia.
Sostituzione del corrimano
Il nuovo corrimano deve, evidentemente, essere fissato come quello vecchio. Se questo era inserito nelle mortase aperte sui pilastri, bisogna allora liberare queste ultime con uno scalpello. In molti casi, gli assemblaggi a tenone e mortasa erano rinforzati con spine ed a volte con viti. Comincerete sistemando esattamente il nuovo corrimano nelle mortase, prima di incollarlo con colla vinilica per legno (colla acetovinilica rapida) e di collocarlo definitivamente. Tuttavia, è impossibile farlo penetrare nella mortasa così com’è, poiché essa non è flessibile; la soluzione consiste dunque nell’accorciare i tenoni (successivamente potete riempire gli interstizi con dello stucco iniettato con una pistola, dopo aver praticato un foro per inserirvi l’ugello). E’ preferibile rinforzare con delle spine: praticherete dunque i fori nel pilastro (così come nel tenone
del corrimano), con un trapano. In seguito incollate ed inserite le spine (vedere disegno alla pagina seguente). Un’altra soluzione consiste nell’aprire un incastro a metà legno nel pilastro (disegno sotto a destra), in modo da porre senza difficoltà il tenone della rampa. Può trattarsi, come in questo disegno, di un connettore metallico. Successivamente dovete sostituire l’elemento con un pezzo di legno simile a quello che è stato tolto dall’incastro, incollandolo e inserendo delle spine per consolidarlo. Questa tecnica ha tuttavia il difetto di lasciare un segno sul pilastro, anche se si prende la precauzione, in fase di finitura, di otturare l’interstizio con dello stucco.
Può capitare che, successivamente ad un cedimento della pedata, i balaustri tendano a fuoriuscire dai loro alloggiamenti nel corrimano. Per rimediare a questo inconveniente, bisogna rimuovere tutti i balaustri e porre, nello spazio creatosi, un listello di legno (nel quale avrete praticato dei fori passanti corrispondenti alle mortase), inchiodandolo sotto il corrimano.
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