Non è obbligatorio rifare totalmente una palizzata. Spesso, per prolungarne la durata, è sufficiente sostituire gli elementi difettosi.
Le intemperie sono la causa principale del degrado del legno delle costruzioni esterne, in particolare di quelle che non sono protette. L’umidità e gli sbalzi di temperatura provocano in effetti deformazioni e variazioni dimensionali. mentre i raggi ultravioletti fanno apparire delle macchie nerastre e grigiastre. Su una palizzata, le zone più fragili sono situate in corrispondenza degli assemblaggi e delle parti interrate. In questi punti, nonché in corrispondenza della giunzione tra i vari elementi, il legno rischia di essere attaccato rapidamente dalla muffa. In questo caso, occorre sostituire le parti difettose senza indugi e ricoprire preventivamente le parti nuove con un prodotto per il trattamento in profondità.
La prima garanzia di longevità di una palizzata è costituita dall’essenza di legno con cui è costruita. Naturalmente, si consiglia di utilizzare un legno resistente, come il castagno, o del legno trattato, in autoclave, in fabbrica. Ma è anche possibile restaurare un legno “vecchio”, a condizione che non sia già stato attaccato in profondità.
Se il legno è verniciato, dovrete metterlo a nudo con una sverniciatura approfondita, tramite la lampada per saldare o una pistola termica. Fate saltare le parti friabili (la putrefazione rende il legno molle e spugnoso), utilizzando del legno sintetico. bicomponente, per le stuccature; questo prodotto presenta un’eccellente resistenza agli acidi, ai detersivi e alle temperature estreme (fino a -40° e + 200°C) e, dopo l’essiccazione, può essere lavorato esattamente come il legno naturale.
Se il legno è molto danneggiato, ricoperto di muschio, ecc., potrete anche utilizzare un rigeneratore, applicato con una spazzola o un panno, salvo che per le parti intere molto tarlate, che dovranno perciò essere sostituite.
Indice
Smontaggio
Preparare un nuovo puntone
Il pezzo che deve sostituire quello che è stato smontato, per svolgere la sua funzione, deve esserne la copia identica. La sua sagomatura richiede quindi una precisione estrema.
Sovrapporre i pezzi
Un riporto delle dimensioni sarebbe troppo rischioso. Per dare al nuovo pezzo la forma esatta di quello vecchio, è indispensabile procedere sovrapponendo quello danneggiato ad un pezzo avente la stessa larghezza. Risulta essere un metodo molto più sicuro per riportare esattamente i contorni del pezzo, e quindi dare al nuovo elemento la forma adatta seguendo il tracciato eseguito, condizione questa necessaria per poterlo reinserire con precisione
Adattamento
L’inserimento di un nuovo elemento consente di riparare questo cancello di legno installato nella recinzione. Si tratta però di un’operazione che richiede anche una regolazione precisa, condizione primaria affinché il portale funzioni come prima.
Prima di assemblare il pezzo di rinforzo alle traverse, bloccatelo in posizione con delle zeppe, quindi con dei sergenti quando l’avrete posizionato correttamente. Reperite l’inclinazione adatta modificando l’altezza delle zeppe: la posa diagonale assicura al cancello una notevole solidità, rinforzata ulteriormente dall’incrocio con un puntone, sempre posto diagonalmente, sulla faccia opposta.
Assemblaggio
L’assemblaggio della diagonale con le traverse può essere intrapreso una volta eseguite tutte le regolazioni e trovata la posizione definitiva. Inserite i tirafondi nei punti previsti.
Serrate i dadi sui tirafondi con una chiave a bocca poligonale. Questi accessori di fissaggio sono indispensabili dato lo spessore totale dei legni assemblati.
Segate se necessario il pezzo in eccedenza dei tirafondi, tenendo il seghetto per metalli parallelo alla palizzata e il più vicino possibile a questa.
Impregnazione
Come dice il nome stesso, si tratta di un intervento che mira a far penetrare il prodotto di trattamento, detto impregnante, nel cuore del legno. Questo tipo di prodotto, piuttosto liquido per essere assorbito bene dal materiale, si applica con un pennello (in diverse passate) o mediante immersione. Fornisce al legno un’eccellente resistenza ai funghi e agli insetti.
Oltre agli impregnanti veri e propri, esistono numerosi prodotti fungicidi e insetticidi, colorati o trasparenti, nonché vernici, flatting, smalti, ecc., con qualità “trattanti” e decorative. Tuttavia, questi prodotti presentano spesso un’azione limitata ad una profondità di qualche millimetro. Verniciare il legno o ricoprirlo con un flatting o smaltarlo senza trattarlo è piuttosto rischioso, perché insetti i microscopici e funghi possono insediarsi e proliferare nel materiale entrando dalle più piccole fessure, a volte anch’esse microscopiche. I prodotti sopracitati devono essere applicati solo su un legno già trattato in autoclave o, se è stato tagliato grezzo, su un legno che avrete trattato voi stessi con un impregnante. Scegliete un prodotto non grasso che accetterà la finitura di cui vorrete dotarlo. In ogni caso, leggete attentamente le istruzioni fornite dal fabbricante, se si tratta di prodotti tossici, prendete le precauzioni del caso.
Montaggio veloce
L’utilizzo di elementi metallici speciali (squadrette e piastrine) vi consentirà di costruire rapidamente un cancello.
L’impiego di questi accessori vi eviterà infatti un lungo lavoro di preparazione ed esecuzione degli assemblaggi, che del resto non è detto riescano bene a tutti… Sarà sufficiente preparare i vari pezzi di legno necessari alla loro realizzazione (tagli precisi, trattamento, decorazione, ecc.).
Assemblaggi facili
A forma di T, di squadra, di piastrina, questi elementi di fissaggio di varie dimensioni raccordano tra di loro i vari pezzi di uno stesso insieme senza alcuna preparazione particolare. Risulta essere sufficiente definire i punti in cui devono essere avvitati, posizionare i due pezzi da assemblare secondo la giusta angolazione e prendere i punti di riferimento necessari all’avvitamento dei connettori. La formazione di un foro guida mediante un succhiello faciliterà quest’ultima operazione. Questi accessori si montano in superficie o ad incasso. Il fatto di porli nello spessore del legno richiederà la realizzazione di intagli, utilizzando uno scalpello. Infine, non rovineranno il cancello da un punto di vista estetico, ma contribuiranno a sottolinearne il carattere rustico.
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