In questa guida spieghiamo come riparare un circuito interrotto, un’operazione che può in apparenza spaventare, ma che è comunque possibile affrontare il di fai da te.
Non si tratta di una missione difficile, basta solo comprendere che il risultato non sarà probabilmente il massimo, specialmente perché si parla di attrezzi di fortuna. Per potere risaldare i circuiti interrotti e per ottenere la perfezione assoluta, infatti, servirebbero strumenti particolari e la mano di un esperto. In ogni caso, se sei disposto ad accontentarti delle risorse a tua disposizione, ti assicuriamo che non rimarrai deluso.
La prima cosa che devi fare è verificare se è presente o meno l’interruzione del circuito, e anche in questo caso si parla di un compito molto semplice e veloce. Devi infatti prendere il tuo multimetro e appoggiare i due puntali sui due punti del circuito, se senti un bip significa che funzionano alla perfezione, mentre in caso di assenza di segnale significa che il circuito non ha continuità. Per fare un’ennesima prova, puoi mettere a contatto i due puntali, giusto per capire se il tester funziona. dovrebbe infatti produrre un bip. Se toccando i due punti del circuito non sopraggiunge nessun segnale acustico dal tester, è la conferma che è presente una interruzione in quel circuito.
A questo punto non ti resta altro da fare che reperire i seguenti strumenti
-Carta vetrata
-Saldatore a stagno
-Rocchetto di filo di stagno
-Filo per connettere il tutto, per esempio un filo delle cuffie
Una volta che avrai con te tutto il necessario, dovrai prendere la carta vetrata e usarla per grattare la superficie danneggiata del circuito, ovvero quella alla base dell’interruzione. Fatto ciò, arriva il momento di prendere il saldatore a stagno e un pezzo di filo di stagno, che dovrai ovviamente usare per stagnare entrambe le parti dell’interruzione.
Ti conviene non esagerare, perché in realtà basta versare una goccia di stagno da un lato, e una goccia dall’altro lato della parte rovinata. Fatto questo, devi prendere il filo per la connessione e iniziare a scartavetrarlo con la carta vetrata. L’operazione è molto importante, in quanto solo così potrai eliminare lo smalto che ricopre il filo di connessione. Se non lo farai, questo non potrà mai garantirti un risultato realmente efficace quando andrai a usarlo per connettere le due parti. Assicurati dunque di grattarlo per bene e con diverse passate, prima di utilizzarlo con il saldatore.
Dopo avere carteggiato il filo per la connessione, che dovrebbe essere molto sottile, potrai posarlo sulle due parti precedentemente stagnate per creare il tuo ponte. Naturalmente dovrai fissarlo usando ancora una volta il tuo saldatore a stagno. Dopo averlo fatto, per eliminare la parte in eccesso del filo ti basterà girare questo con delicatezza, fino a quando non sarai riuscito a staccarlo dalla sezione saldata. Non hai ancora finito, perché a questo punto devi prendere nuovamente il tuo saldatore e il filo di stagno, per dare un ulteriore rinforzo ad entrambe le sezioni della precedente saldatura. Così facendo, potrai creare un collegamento più performante e più stabile.
In questa guida ti abbiamo illustrato come riparare un circuito interrotto spiegandoti chiaramente ogni piccolo particolare dell’operazione. Prima di concludere la nostra guida, però, vogliamo ricordarti di testare il circuito, una volta che lo avrai riparato, per non avere più dubbi. Per farlo, prendi il multimetro e usa i puntali nel modo visto all’inizio dell’articolo. Se senti il bip vuol dire che sei riuscito a mettere di nuovo in collegamento le due sezioni del circuito.
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