In questa guida spieghiamo come effettuare la regolazione del pressostato autoclave, un’operazione fondamentale per chi nota dei problemi di pressione dell’acqua in casa propria.
Il pressostato, come avremo modo di approfondire più avanti, risulta essere un elemento importante per compensare la perdita di pressione. In certe zone d’Italia, o in certi quartieri, questa problematica può non a caso diventare molto fastidiosa e limitante. Ecco perché in questa guida ti spiegheremo come procedere per regolare il pressostato nella maniera corretta.
Indice
Come Funziona il Pressostato
Prima di vedere come regolarlo, è importante comprendere quali sono le funzioni di un pressostato autoclave. Il suo intervento si rivela fondamentale quando l’acqua non riesce a raggiungere, ad una adeguata pressione, la nostra abitazione. Risulta essere un problema non poi così raro, che tende a manifestarsi spesso in certe zone cittadine. La causa è da individuare nell’acquedotto comunale, che normalmente ha il compito di distribuire l’acqua presso tutte le case in zona. Questo tipo di operazione avviene con una pressione, detta di consegna, che in genere si colloca dalle due alle quattro atmosfere, un valore che in teoria dovrebbe bastare per raggiungere qualsiasi edificio.
Nella pratica, però, questo non sempre è sufficiente, perché potrebbero subentrare altre problematiche. Per esempio un certo affollamento di case in un’area della città, oppure la presenza di più piani. Per compensare la perdita di pressione e lo scarso afflusso di acqua, è possibile dotare la propria abitazione di un’autoclave, il cui obiettivo è incrementare la pressione del liquido. Premesso che ogni autoclave viene composta da diversi pezzi, qui va detto che il pressostato figura nella lista dei più importanti. Questo componente, infatti, agisce come un vero e proprio interruttore, che gestisce l’attivazione dell’autoclave in base alla pressione dell’acqua in quello specifico momento. Se il pressostato è stato tarato nel modo scorretto, non riuscirà ad avviare e a spegnere in maniera corretta l’autoclave.
Come Regolare il Pressostato
Ogni pressostato autoclave viene già impostato in base a dei valori di fabbrica, quindi in teoria dovrebbe funzionare senza la necessità di modificare i valori. Di contro, come detto in precedenza, le esigenze in termini di pressione dell’impianto idrico potrebbero variare a seconda dei casi. In alcune situazioni si rende necessario intervenire in manuale, per tarare nella maniera corretta i valori di questo componente. La regolazione del pressostato può essere fatta agendo sulle sue due viti, dette appunto di regolazione.
Ognuna di queste due viti viene progettata per gestire o l’avviamento dell’autoclave o il suo spegnimento, in base alla pressione attuale dell’acqua. Il primo consiglio è di montarlo in verticale perché, così facendo, sarà possibile evitare gli accumuli di impurità e di calcare presenti nell’acqua. Questi ultimi, infatti, potrebbero otturare il condotto di pressione e impedire all’autoclave di funzionare in maniera efficace. In secondo luogo, occorre anche provvedere alla pulizia del componente, ma questo lo vedremo più avanti.
Prima di procedere, è possibile dare qualche indicazione concreta su come regolare il pressostato dell’autoclave. Per farlo, ti basta prendere un cacciavite e agire sui dadi o viti di regolazione del componente. Considera che, prima di ciò, dovrai rimuovere l’involucro per avere accesso diretto alle viti citate poco sopra. Adesso puoi agire sulla prima vite, nota come differenziale, che poi è quella che gestisce l’avviamento dell’autoclave. Di solito questo dado si trova situato sulla molla laterale del pressostato, ed è dunque molto semplice da individuare. In secondo luogo, dovrai intervenire regolando l’altra vite, invece responsabile dell’arresto dell’autoclave al raggiungimento di una certa pressione. Questa si trova sulla molla centrale del componente. La rotazione in senso orario incrementa i valori di avvio e di arresto, mentre quella in senso antiorario li diminuisce.
Manutenzione e Pulizia del Pressostato
Da un lato le due viti permettono di personalizzare i livelli di pressione tali da attivare o da spegnere l’autoclave. Dall’altro, però, non basta la semplice regolazione del pressostato per garantirne il perfetto funzionamento, perché anche la pulizia gioca un ruolo chiave. Il calcare e gli altri detriti potrebbero bloccare i contatti responsabili dell’avviamento e dello spegnimento dell’autoclave, oltre a causare l’otturazione del condotto di pressione. Per pulire correttamente il pressostato, occorre scollegare l’alimentazione elettrica e scaricare l’impianto, questo tipo di operazione consente di annullare la pressione interna, e può essere fatta tramite un rubinetto apposito.
A questo punto, il pressostato andrà separato dal sistema, possibilmente seguendo i passi indicati nel libretto di istruzioni dell’autoclave, alla voce manutenzione. Poi, munendoti di un cacciavite o di un pezzetto di filo di ferro, potrai rimuovere tutti i detriti che nel tempo si sono accumulati al suo interno. Devi comunque fare molta attenzione quando li usi, perché c’è sempre il rischio di provocare danni alla membrana interna del pressostato. Se preferisci evitare qualsiasi pericolo, noi ti consigliamo di rivolgerti ad una persona esperta o ad un tecnico. Dopo di ciò, potrai rimontare il componente nell’apparato e verificare che il tutto funzioni nel modo giusto.
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