In questa guida spieghiamo come riparare un termoarredo che non scalda.
Il termoarredo serve a scaldare gli ambienti domestici con stile. I moduli di termoarredo più usati sono quelli che si montano nei bagni padronali e hanno anche funzione di scalda salviette. Ma esistono anche dei modelli che possono essere utilizzati negli altri vani di casa, o in ufficio, che rispettano comunque lo stesso sistema di funzionamento. Quindi le cose da fare se il termoarredo non scalda, che sia un modello da bagno o da salotto, sono le stesse per tutti. Generalmente la prima cosa che devi controllare è il tipo e il modello, in modo da risalire al sistema di funzionamento. Vediamo cosa fare se un termoarredo non scalda.
Indice
Sistema di Funzionamento del Termoarredo
Un termoarredo può funzionare con un sistema idraulico, elettrico oppure misto. Vediamoli singolarmente e poi cerchiamo di capire, se il termoarredo non scalda, cosa fare per rimetterlo in funzione.
Il termoarredo idraulico è collegato all’impianto di riscaldamento di casa, direttamente alla caldaia e funziona come un normale termosifone. In questo modello, infatti, c’è l’acqua calda che lo attraversa, lo scalda e trasferisce il calore all’ambiente circostante.
Quello elettrico invece è indipendente dalla caldaia, ed è collegato alla rete elettrica tramite una spina. Questo modello funziona grazie ad una resistenza, che scalda il liquido contenuto all’interno. Non si tratta di acqua ma di un liquido particolare, con spiccate proprietà termo convettive. All’interno del recipiente del termoarredo c’è anche una sonda termosensibile, collegata ad un termostato che spegne la resistenza appena l’elemento scaldante raggiunge la temperatura desiderata.
Di questi tre elementi, la resistenza scalda in base alla sua potenza, il liquido agevola il trasferimento del calore e il termostato tiene accesa la stufa solo quando serve.
Anche la regolazione della temperatura può essere di tre tipi. C’è quella fissa che viene impostata direttamente in fabbrica e stacca la resistenza quando raggiunge il livello di guardia. Ma c’è anche quella regolabile con una levetta sul termostato ed è molto più comoda. Poi c’è il sistema a distanza, che è possibile pilotare con un cronotermostato a raggi infrarossi. Infine c’è il termoarredo con tecnologia mista, che è collegato alla caldaia, ma che puoi fare funzionare anche accendendolo elettricamente.
Termoarredo Elettrico non Scalda
Se il termoarredo elettrico non scalda, la prima cosa da fare è controllare che il cavo e la spina non siano rovinati.
Poi devi verificare che sia un modello che può funzionare anche in ambienti umidi. Quindi vedere se per caso non è scattato il sistema di sicurezza, magari a causa di uno schizzo d’acqua. In questo caso lo devi smontare e collocare abbastanza lontano dagli schizzi, oppure sostituirlo con un modello che sia adeguatamente protetto.
Anche la distanza dalla presa elettrica ha la sua importanza. Infatti, visto che emette calore, deve essere montato almeno a 60 centimetri di distanza.
Infine, c’è da controllare che non venga bloccato il flusso delle correnti convettive o il termoarredo va in blocco di protezione. E questo succede se le bocchette di aerazione sono ostruite da qualche indumento o da una pezza.
Termoarredo Idraulico non Scalda
Se il termoarredo idraulico non scalda, la prima cosa da fare è quella di spurgarlo. Infatti, se si sono formate delle bolle d’aria al suo interno, l’acqua ha difficoltà a passare e le zone non attraversate non si scaldano. In questo caso ti basta mettere sotto la valvola di spurgo un pentolino e aprirla fino a quando non smette di uscire l’aria. Appena si ristabilisce il normale circuito il termoarredo tornerà in funzione come prima. Se il problema persiste allora devi alzare la temperatura del termostato in modo che possa raggiungere la giusta temperatura e poi riportarlo ai valori corretti.
Se anche questo stratagemma non dovesse funzionare, allora potrebbe esserci un malfunzionamento al termostato. In questo caso lo dovrai sostituire. Però, prima di intervenire, prova anche a controllare che il malfunzionamento non dipenda dal timer della caldaia. Potrebbe essere rotto, oppure essere impostato su un orario differente, perché inavvertitamente qualcuno lo ha spostato. Quindi, se noti delle anomalie al timer riprogrammalo e prova a vedere se il termoarredo torna a funzionare.
Un’altra cosa da controllare è il termostato dell’acqua calda sanitaria. A volte, visto che la sua manopola è molto vicina a quella del riscaldamento, può capitare di scambiarle e di ridurre la temperatura del riscaldamento invece di quella dell’acqua calda dei rubinetti. Ovviamente, se dovesse essere questa la causa, devi aspettare qualche minuto prima che il flusso caldo si ristabilisca e il termoarredo torni caldo.
Infine, ad influire sul funzionamento della caldaia, potrebbe essere anche la pressione all’interno dell’impianto. Per saperlo ti basta controllare l’indicatore del manometro della pressione. Se è sceso sotto il livello di sicurezza la caldaia smette di funzionare. Per riavviarla devi ripristinare la pressione, reimmettendo acqua nel circuito.
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